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La scoperta di questa maxi truffa è nata da un controllo doganale, dove all’interno di un pacco sono stati trovati una serie di ologrammi dei vari marchi OEM, che servivano per sigillare i prodotti rigenerati, il pacco è stato seguito per tutto il suo percorso fino ad arrivare all’acquirente. Qui si è appunto scoperto che tutti i prodotti erano destinati a rivenditori che avevano vinto le gare di appalto a diversi enti statali.
Il materiale era rigorosamente rigenerato, ma chiuso in scatole originali (contraffatte), e venduto all’ignaro acquirente come originale
I capi d’imputazione riguarderebbero, infatti, le accuse di truffa in commercio, falsificazione di marchi e segni distintivi di prodotti soggetti a marchio registrato, evasione dell’Iva, il tutto in associazione tra loro.